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Psalms 117:1       
 
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Genesi Capitolo3
 
1 Or il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che l’Eterno Iddio aveva fatti; ed esso disse alla donna:"Come! Iddio v’ha detto:Non mangiate del frutto di tutti gli alberi del giardino?"
 
2 E la donna rispose al serpente:"Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare;
 
3 ma del frutto dell’albero ch’è in mezzo al giardino Iddio ha detto:Non ne mangiate e non lo toccate, che non abbiate a morire".
 
4 E il serpente disse alla donna:"No, non morrete affatto;
 
5 ma Iddio sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri s’apriranno, e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male".
 
6 E la donna vide che il frutto dell’albero era buono a mangiarsi, ch’era bello a vedere, e che l’albero era desiderabile per diventare intelligente; prese del frutto, ne mangiò, e ne dette anche al suo marito ch’era con lei, ed egli ne mangiò.
 
7 Allora si apersero gli occhi ad ambedue, e s’accorsero ch’erano ignudi; e cucirono delle foglie di fico, e se ne fecero delle cinture.
 
8 E udirono la voce dell’Eterno Iddio il quale camminava nel giardino sul far della sera; e l’uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza dell’Eterno Iddio, fra gli alberi del giardino.
 
9 E l’Eterno Iddio chiamò l’uomo e gli disse:"Dove sei?" E quegli rispose:
 
10 "Ho udito la tua voce nel giardino, e ho avuto paura, perch’ero ignudo, e mi sono nascosto".
 
11 E Dio disse:"Chi t’ha mostrato ch’eri ignudo? Hai tu mangiato del frutto dell’albero del quale io t’avevo comandato di non mangiare?"
 
12 L’uomo rispose:"La donna che tu m’hai messa accanto, è lei che m’ha dato del frutto dell’albero, e io n’ho mangiato".
 
13 E l’Eterno Iddio disse alla donna:"Perché hai fatto questo?" E la donna rispose:"Il serpente mi ha sedotta, ed io ne ho mangiato".
 
14 Allora l’Eterno Iddio disse al serpente:"Perché hai fatto questo, sii maledetto fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali dei campi! Tu camminerai sul tuo ventre, e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita.
 
15 E io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo, e tu le ferirai il calcagno".
 
16 Alla donna disse:"Io moltiplicherò grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figliuoli; i tuoi desideri si volgeranno verso il tuo marito, ed egli dominerà su te".
 
17 E ad Adamo disse:"Perché hai dato ascolto alla voce della tua moglie e hai mangiato del frutto dell’albero circa il quale io t’avevo dato quest’ordine:Non ne mangiare, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita.
 
18 Esso ti produrrà spine e triboli, e tu mangerai l’erba dei campi.
 
19 mangerai il pane col sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra donde fosti tratto; perché sei polvere, e in polvere ritornerai".
 
20 E l’uomo pose nome Eva alla sua moglie, perch’è stata la madre di tutti i viventi.
 
21 E l’Eterno Iddio fece ad Adamo e alla sua moglie delle tuniche di pelle, e li vestì.
 
22 Poi l’Eterno Iddio disse:"Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi quanto a conoscenza del bene e dei male. Guardiamo ch’egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell’albero della vita, e ne mangi, e viva in perpetuo".
 
23 Perciò l’Eterno Iddio mandò via l’uomo dal giardino d’Eden, perché lavorasse la terra donde era stato tratto.
 
24 Così egli scacciò l’uomo; e pose ad oriente del giardino d’Eden i cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per custodire la via dell’albero della vita.
 
 

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